isolamento acustico

Una casa confortevole e protetta dall’inquinamento acustico passa anche attraverso un buon isolamento dai rumori, sia interni sia esterni.

Ecco perché per garantire comfort agli ambienti abitativi occorre avere delle basi teoriche, necessarie per capire quali rumori minacciano la quiete domestica e come essi possono diffondersi. Solo dopo aver chiarito questi punti, vedremo come lavora Futurhouse per migliorare l’isolamento acustico delle case che costruisce o ristruttura.

Edilizia e isolamento acustico

Per difendersi dal nemico occorre conoscerlo! Ecco, allora, qualche nozione sull’acustica in edilizia.

Da quali rumori isolarsi? 

L’isolamento acustico lavora su più fronti, ovvero ha come obiettivo la schermatura da:

  • Rumori esterni: si tratta di tutti i rumori provenienti dall’esterno dell’edificio che possono attraversare i muri perimetrali. Questo è un problema che non può essere sottovalutato in costruzioni collocate nei centri urbani, dove l’ambiente interno deve essere quanto più possibile protetto dal rumore del traffico, ad esempio.
  • Interni: sono i rumori che provengono dalla stessa unità abitativa, passando da una stanza all’altra. L’isolamento acustico interno è quello capace di impedire ai rumori prodotti in un locale di passare a quello attiguo, garantendo così ad ogni stanza un isolamento assoluto.
  • Interni/esterni: sono quei rumori che, pur restando nello stesso edificio, passano da un’unità abitativa all’altra. In questo caso, un buon isolamento acustico è essenziale per garantire la privacy tra vicini di appartamento.
rumori esterni interni

Anche conoscere la natura dei rumori è importante al fine di ottenere un buon isolamento acustico. In particolare, in questo senso i rumori si possono distinguere in: 

  • Suoni aerei: sono rumori che passano da parete a parete e che si trasmettono tramite l’atmosfera. Come abbiamo visto, sono suoni che possono provenire dall’interno o dall’esterno.
  • Suoni strutturali o meccanici: sono rumori che si propagano attraverso la struttura stessa. Si tratta spesso di suoni prodotti da movimenti meccanici, come il battere i piedi sul pavimento, ad esempio.

Tenuta all’aria e al vento: come influiscono sull’isolamento acustico

Quello della tenuta all’aria e al vento è un altro concetto teorico molto importante da capire quando si parla di isolamento termico e acustico.

In senso tecnico, la tenuta all’aria e al vento di un edificio sono indicatori dell’ermeticità dell’involucro e influiscono sull’isolamento termico e acustico.

Nello specifico:

  • La tenuta all’aria indica la capacità della struttura di impedire il passaggio dell’aria dall’interno verso l’esterno. In questo senso, un edificio con una buona tenuta all’aria non frena il passaggio del vapore acqueo dall’interno all’esterno, trattenendolo all’interno degli elementi costruttivi. Per ottenere il massimo della tenuta all’aria si interviene sul lato caldo della casa.
  • Tenuta al vento: realizzato sul lato freddo dell’edificio, protegge lo strato isolante esterno dalle infiltrazioni di aria e di acqua.

Per capire come migliorare la tenuta all’aria e al vento dobbiamo pensare che un edificio tende a disperdere sia per trasmissione, attraverso la struttura stessa, ovvero attraverso pareti, soffitti, pavimenti e vetri, sia per ventilazione, attraverso gli spifferi che possono presentare cassonetti, infissi e dalle condotte degli impianti che comunicano con l’esterno.

Ogni ponte termico, ovvero ogni punto di contatto con l’esterno o di interruzione nella continuità del materiale isolante, è un potenziale rischio per la tenuta all’aria.

I consigli di Futurhouse per isolare la casa acusticamente

Nastri isolanti, guaine e schiume poliuretaniche sono gli strumenti principali attraverso i quali Futurhouse può assicurare o migliorare l’isolamento acustico degli edifici su cui interviene.

Molto dipende, però, dallo stato dell’immobile e dalle disponibilità del cliente: nastri e schiume possono fare molto per diminuire l’inquinamento acustico, ma, per ottenere i massimi risultati, bisognerebbe sostituire gli infissi – magari in favore di soluzioni a triplo vetro – e intervenire sugli elementi strutturali come colonne, solette e impianti.

Tuttavia, questi ultimi sono interventi spesso impossibili da realizzare in una ristrutturazione. Ecco perché, nel raccontarvi come lavora Futurhouse in fatto di isolamento acustico, è doveroso distinguere tra interventi di ristrutturazione e nuove costruzioni.

Consigli di isolamento acustico per una ristrutturazione

In caso di ristrutturazione, Futurhouse lavora per migliorare l’isolamento acustico dell’edificio intervenendo su vari aspetti. Per ottenere tale risultato occorre lavorare sulla tenuta all’aria.

Questo non significa semplicemente riempire di isolante o “fare spessore”, ma intervenire in ogni punto dell’immobile in cui sia presente un’interruzione dell’isolamento (ponti termici) eliminando le possibili infiltrazioni di aria.

Ma nella pratica, come assicura la tenuta all’aria di un edificio in ristrutturazione Futurhouse? 

Ci sono alcune accortezze che permettono di migliorare la tenuta all’aria e, quindi, anche creare un ottimo isolamento acustico. Ecco quali sono:

  • Protezione dai rumori esterni: In questo caso, Futurhouse interviene su tutti quei punti che costituiscono una via di comunicazione con l’esterno, sostituendo i materiali, come nel caso degli infissi, oppure realizzando particolari lavorazioni di nastraggio o di schiumatura. In questi casi, vengono impiegati dei nastri, dei siliconici e delle guaine espandenti da applicare in corrispondenza di tutti i punti che comunicano con l’esterno
  • Protezione dai rumori interni o da quelli interni/esterni: in questo caso, Futurhouse procede con la realizzazione di contro pareti, impiegando fino a 5 strati di materiali diversi, a densità differente, che riescono a rompere e disperdere l’onda acustica.

Consigli di isolamento acustico per una nuova costruzione

Tutti i consigli appena citati per le ristrutturazioni sono applicabili anche per le nuove costruzioni. La differenza è che, in questi casi, è possibile intervenire per migliorare l’isolamento acustico anche laddove in una ristrutturazione non è possibile, ovvero sulla struttura, per contenere anche i rumori legati alle sollecitazioni meccaniche.

Pensiamo ad esempio alla volontà di isolare acusticamente un’intera unità abitativa: come detto, è possibile creare delle contropareti a ridosso dei muri di confine, ma se, come è probabile che sia, all’interno dell’alloggio ci sono delle travi che mettono in comunicazione le due solette, il suono passerà attraverso quegli elementi strutturali.

L’unico modo di evitare la formazione di tali “ponti acustici” è progettare la struttura portante con questo obiettivo fin dall’inizio. Realizzare un edificio in cui tutti gli elementi strutturali rispondano alle sollecitazioni meccaniche significa: 

  • Predisporre guarnizioni che non fanno rumore
  • Prevedere specifici cappotti per tagliare meglio le onde sonore
  • Progettare accuratamente il passaggio delle tubazioni, soprattutto quelle che comunicano con l’esterno
  • Rivestire le tubazioni con guaine espandenti e nastrature
  • intervenire con nastri e schiume sugli elementi strutturali, come colonne e solette.

Credi che l’isolamento acustico della tua casa sia insufficiente e vorresti di migliorare la tua situazione? Contatta Futurhouse: grazie a un’analisi approfondita ti saprà indicare la giusta soluzione per godere finalmente della tranquillità che meriti.

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