canapa in edilizia

Ecco perché la canapa, versatile ed ecosostenibile, è un’ottima risorsa nel settore edilizio

Tra tutti i materiali usati regolarmente nel settore edilizio, ce n’è uno che ancora suscita parecchio scetticismo: la canapa, un nome che, commettendo un errore grossolano, viene normalmente associato alla produzione di marijuana, ma che nella realtà identifica una pianta coltivata fin dall’antichità per ben altri scopi.

Canapa: una pianta dai mille utilizzi

La canapa è una pianta erbacea annuale, coltivata e usata fin da tempi lontani. Si stima che già durante il Neolitico venisse utilizzata per la realizzazione dei tessuti. Il nome scientifico della canapa è Cannabis sativa ed è una variante priva di principi psicoattivi dell’altra cannabis più conosciuta. 

Originaria dell’India settentrionale e della Cina occidentale, la canapa si è diffusa in Occidente a partire dal XVIII e la sua coltivazione in Italia e nel resto dell’Europa si è intensificata nell’800, quando ha cominciato ad essere sfruttata per realizzare tanti prodotti molto diversi tra loro.

L’estrema semplicità di coltivazione, la sua crescita rapida e la spiccata resistenza ai parassiti sono alcune delle caratteristiche della canapa che ne hanno favorito la diffusione.

A queste si aggiungono la grande capacità delle sue fibre di non temere gli attacchi di muffe, insetti e perfino del fuoco e alla facilità con cui potevano essere utilizzate a vari scopi: per la realizzazione di tessuti per abiti e altri oggetti, per la produzione di carta e di corde, vi si ricavavano farina, olio e semi e carburante. 

Un materiale da riscoprire: i vantaggi della canapa nell’edilizia

Dopo un periodo di declino a causa del proibizionismo, per il quale la canapa è stata messa al bando a causa della sua variante psicoattiva, le proprietà positive della pianta sono state riscoperte e il suo utilizzo ha ripreso nuovamente a diffondersi. 

La canapa è, infatti, in grado di assorbire dal terreno sostanze inquinanti quali zinco e mercurio e di sottrarre CO2 dall’atmosfera.

Ma sono molti anche i vantaggi che la canapa offre con il suo impiego in bioedilizia, un settore che, oggi più che mai, è alla continua ricerca di materiali sempre più performanti dal punto di vista energetico e sostenibili. 

La canapa viene infatti utilizzata per la produzione di mattoni, massetti, cappotti, strati isolanti e anche intonaci le cui proprietà più importanti sono:

  • Alto grado di traspirabilità.
  • Capacità di assorbire l’umidità.
  • Resistenza alle fiamme.
  • Resistenza alle muffe.
  • Alto grado di isolamento termico.
  • Alto grado di isolamento acustico.

La canapa: materiale perfetto per le ristrutturazioni

Tutte queste peculiarità rendono la canapa un materiale perfetto per la realizzazione di edifici e ambienti a elevato livello di salubrità e, di conseguenza, il passo per capire quanto possa funzionare anche nelle ristrutturazioni è davvero breve!

In particolar modo per il trattamento delle pareti, per il quale gli isolanti e l’intonaco a base di canapa diventano, ormai, una scelta obbligata.

Tuttavia i materiali edili in canapa non possono essere utilizzati ovunque, prima di prendere delle decisioni e incaricare un qualsiasi sedicente esperto di dare inizio a lavori importanti, è sempre doveroso rivolgersi a degli specialisti in ristrutturazioni naturali, come Futurhouse!

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